Contro l’Aston Villa la Juventus ha ottenuto il 5° 0-0 della stagione, il 19° pareggio dell’anno solare 24, con record di segni X ulteriormente rimpinguato. Per la seconda partita di fila i bianconeri non sono andati in rete, mentre il numero di clean sheet in stagione arriva a quota 11. Insomma, la squadra di Thiago Motta, nonostante le assenze di Bremer e Cabal, ha ritrovato la solidità difensiva persa per una breve parentesi, anche se continua a faticare nel trovare la via della rete.
Una costante in questa prima parte della stagione, con o senza Dusan Vlahovic a disposizione. La Juve sin da subito quest’anno ha mostrato un modo nuovo di intendere la costruzione dell’azione, ma nello sviluppo dopo quattro mesi permangono grossi limiti. La presenza del serbo impegna quantomeno un centrale avversario, ma senza Dusan ogni esperimento di utilizzare lo spazio come centravanti è altrettanto fallito miseramente.
Juventus a Birmingham come col Milan
La gara di Birmingham è stata sostanzialmente sulla falsa riga di quella contro il Milan al Meazza, con i bianconeri molto bravi a bloccare ogni transizione degli inglesi, ma con tanto campo da coprire in avanti trovare la via della rete è stato ancora una volta complicato. A creare la superiorità numerica in questa squadra sono al solito Conceicao e Yildiz, ma se il portoghese sulla sua corsia è stato ancora una volta libero di spingere, grazie alla presenza alle spalle di un terzino bloccato, dall’altro lato il turco è troppo impegnato in compiti difensivi per essere incisivo negli ultimi 30 metri offensivi.
Il lavoro di Yildiz si sta rivelando fondamentale per concorrere all’equilibrio di squadra, così come quello svolto dal duo Locatelli e Thuram, che sembrano integrarsi alla perfezione con le rispettive caratteristiche. I due garantiscono quantità e qualità, anche se onestamente non trovano grande supporto da Koopmeiners. L’olandese è ancora il lontano parente del calciatore ammirato all’Atalanta e non solo per la mancanza di conclusioni e gol. Le heatmap dicono che l’orange continua a bazzicare sul centrodestra, senza però mai trovare l’imbucata giusta. Per giunta, la sua condizione atletica non sembra essere ottimale, poiché non ha brillantezza e incisività in quelle poche occasioni che ha per dare una mano alla squadra. Un bel problema se si considera che su di lui si basa gran parte del progetto tecnico di Motta.
Emergenza infortuni infinita
Un approfondimento lo merita ovviamente la questione infortuni. A Bimingham si è fermato per un indurimento muscolare anche Savona. Ad oggi sono 18 gli stop muscolari da inizio ritiro e con il terzino destro 8 i giocatori in infermeria. Considerato che Bremer e Cabal staranno fuori fino a fine stagione e che Milik ne avrà ancora per qualche settimana, Motta spera di recuperare qualcuno per la trasferta di Lecce, anche se con soli due allenamenti a disposizione è tutt’altro che semplice. Il rischio è di dover giocare la partita con soli 13 giocatori di movimento e non è per nulla un bel vedere considerato che in questo periodo la Juventus si gioca tanto per il treno Champions in campionato e per centrare la fase ad eliminazione diretta della coppa.
Da qui al mercato ci sono ancora tante partite da giocare e il tecnico italo-brasiliano oggettivamente non può inventarsi alcunché senza rinforzi. I proclami battaglieri dei reduci fanno piacere e “gasano” i tifosi, ma poi bisogna andare in campo, l’unico che presenta sempre il conto. Che non può e non deve essere salato per la Vecchia Signora, pena il blocco di un nuovo progetto appena avviato.