Le Olimpiadi di basket sono già arrivate a una svolta decisiva per l’Italia. Sabato 31 luglio gli azzurri sono attesi da una sfida da dentro o fuori contro la Nigeria nell’ultima partita del girone B. Una vittoria consegnerebbe alla nazionale di Meo Sacchetti almeno la seconda posizione e il passaggio del turno. La sconfitta invece aprirebbe a vari possibili scenari, dall’eliminazione al passaggio come seconda o migliore terza, con molto che dipenderebbe dall’esito del match tra Germania e Australia.
Italia alle Olimpiadi, una vittoria e una sconfitta
L’Italbasket ha infatti finora un record di 1-1, frutto della bella vittoria contro la Germania per 92-82 e della risicata sconfitta 83-86 con l’Australia.
In entrambi i casi fulcro della prestazione azzurra è stato Simone Fontecchio, miglior realizzatore degli italiani con 20 e 22 punti, sostenuto di volta in volta da Stefano Tonut e Nico Mannion. Nonostante il risultato finale, il secondo match, ancora più del primo, ha messo in evidenza le qualità di Nicolò Melli e compagni, capaci di far soffrire fino all’ultimo secondo la squadra al primo posto nel ranking FIBA, un collettivo di alto livello che ha mandato nel corso del match 5 giocatori in doppia cifra.
E che aveva battuto nel suo primo incontro la Nigeria, che, a dispetto della clamorosa vittoria sugli USA in una delle amichevoli pre-Olimpiadi, ha dovuto arrendersi anche alla Germania.
Olimpiadi basket, gli scenari per gli azzurri
Risultati che obbligano la squadra di Mike Brown a centrare il successo sabato per non chiudere ai gironi l’avventura olimpica. In caso di vittoria sugli azzurri, e se l’Australia perdesse contro la Germania, la Nigeria sarebbe infatti terza in virtù degli scontri diretti, con l’Italia quarta ed eliminata.
Se invece fosse l’Australia a trionfare tutto dipenderebbe dalla differenza dei canestri, con la Nigeria terza se superasse l’Italia con 4-9 punti di scarto, e addirittura seconda in caso di distacco superiore. Cosa che costringerebbe i ragazzi di Sacchetti a fare i conti con i canestri della Germania, e a sperare eventualmente di rientrare tra le migliori terze.
Tantissime incognite, quindi, che non possono che rafforzare la motivazione dell’Italbasket, che ha già abituato alle imprese, a rimanere padrona del proprio destino e considerare la vittoria come unico risultato accettabile.