L’Italia ha chiuso le Olimpiadi di Pechino 2022 con 17 medaglie, la seconda spedizione più vincente di sempre per l’Italia per numero di medaglie vinte. Il primato assoluto resta quello di Lillehammer 1994 (20 medaglie). Il Bel Paese ha concluso al 13° posto nel medagliere tradizionale. Le donne hanno vinto 9 delle 17 medaglie complessive, contro le 5 degli uomini. 3 le medaglie ottenute nelle gare miste.
Giovanni Malagò: “è stata una spedizione da record”
Secondo il presidente del Coni Giovanni Malagò, quella di Pechino 2022 è stata una spedizione da record. Due ori, sette argenti e otto bronzi: è questo il risultato della spedizione italiana in Cina. Le due medaglie d’oro sono arrivate da Arianna Fontana e dal curling misto, in trionfo al debutto olimpico con la coppia Constantini-Mosaner.
“Il voto secondo me è un 7 e mezzo” ha commentato Malagò. “Siamo stati bravi. Ho sempre detto che avremmo vinto fra le 13 e le 17 medaglie ma nessuno può pensare che, quando ne vinci 17, solo 2 siano d’oro”. Dal punto di vista quantitativo quella di Pechino 2022 resta una spedizione record. Rispetto all’edizione di 4 anni fa, tra i grandi paesi solo la Russia è cresciuta più dell’Italia, mentre nemmeno la Cina, che gareggiava in casa, è riuscita ad avere una crescita percentuale come la nostra.
La squadra italiana inoltre è andata a medaglia in 8 discipline differenti, un fatto mai accaduto nella storia. Soltanto Russia, Canada e Norvegia, andate a medaglia in 9 discipline, hanno fatto meglio degli azzurri. “È evidente che noi siamo multidisciplinari come nessuno – ha continuato il numero 1 dello sport italiano -. Sotto il profilo qualitativo del medagliere questo può essere un elemento di debolezza, ma sotto quello della cultura sportiva è un grande valore aggiunto. Siamo multidisciplinari ed eclettici. È un elemento di grande forza e di profondo orgoglio”
Olimpiadi Pechino 2022: le medaglie dell’Italia
Ad aprire e chiudere le danze per il medagliere azzurro è stata Francesca Lollobrigida. La 31enne pattinatrice di Frascati era stata argento nei 3000 metri alle spalle dell’olandese Schouten e ha chiuso poi la sua Olimpiade vincendo il bronzo nella mass start. Nel pattinaggio di velocità splendido anche Davide Ghiotto, bronzo nei 10.000 metri.
Delle 17 medaglie conquistate ben 4 sono arrivate dallo Short Track. Tre di queste portano la firma di Arianna Fontana – che sogna di esserci ai Giochi di Milano-Cortina – che si è confermata regina dei 500 metri. “Ary” ha poi conquistato l’argento nei 1500 e contribuito alla conquista della medaglia d’argento nella staffetta mista. Pietro Sighel è il nome del futuro: sua la volata che ha portato il bronzo alla staffetta maschile.
Oltre allo Short Track quattro medaglie sono arrivate anche dallo sci alpino femminile. Due medaglie sono state conquistate da Federica Brignone (argento in gigante e bronzo in combinata), una da Sofia Goggia e Nadia Delago, rispettivamente argento e bronzo in discesa libera.
Una disciplina che non tradisce mai e che storicamente ha sempre dato grandi soddisfazioni allo sport azzurro è lo slittino. Anche a Pechino è arrivata la medaglia grazie al bronzo di Dominik Fischnaller. Bene anche lo snowboard che ha consacrato Omar Visintin tra i grandi, bronzo individuale nello snowboard cross e argento assieme a Michela Moioli nella mixed.
L’Italia sulle nevi e sulle piste cinesi ha regalato belle soddisfazioni ma anche qualche delusione, la più grande dallo sci alpino maschile, tornato a casa da Pechino con zero medaglie. Male anche lo sci nordico, un settore da anni in crisi profonda e salvato per l’ennesima volta dal talento di Federico Pellegrino, medaglia d’argento nella sprint. Il biathlon si salva grazie al bronzo di Dorothea Wierer nella sprint, ma viste le premesse, era lecito aspettarsi qualcosa in più.
Durante la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Pechino 2022 è avvenuto il passaggio di consegna della bandiera a cinque cerchi al sindaco di Milano Giuseppe Sala e al sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina. Il prezioso vessillo oggi è atterrato a Malpensa. Sembra la fine di un viaggio e invece siamo solo all’inizio.