Archiviato il Giro delle Fiandre, con il successo del campione del mondo Mathieu van der Poel, il popolo del grande ciclismo si prepara a celebrare la Regina delle classiche, ovvero la Parigi-Roubaix 2024. Ecco, nel dettaglio, percorso e favoriti dell’Inferno del Nord, terza classica Monumento della stagione.
Parigi-Roubaix 2024: il percorso ai raggi X
Domenica 7 aprile si corre la Parigi-Roubaix 2024, una corsa che cattura l’attenzione come poche altre al mondo e che chiude la stagione delle Classiche del pavé. L’Inferno del Nord, uno dei tanti soprannomi che riflettono la classica francese, partirà da Compiègne e si concluderà come da tradizione nel velodromo di Roubaix, un luogo carico di storia e di storie, dopo 259, 9 chilometri.
L’Enfer du Nord, giunto alla 121ma edizione, proporrà lo stesso numero di tratti di ciottolato della passata edizione, 29, ma in totale saranno 55,7 (contro i 54,5 del 2023) i chilometri di fuoristrada che i corridori dovranno affrontare tra Compiègne e Roubaix. Il percorso non proporrà nessuna particolare novità, se non nella prima parte, con il ritorno dei settori di pavé di Viesly Briastre e Capelle Ruesnes.
Restano confermati i tratti chiave della corsa, ovvero la Foresta di Arenberg, il Mons-en-Pèvèle e il Carrefour de l’Arbre, gli unici tre settori di pavé con cinque stelle di difficoltà e posti rispettivamente a 95, 48 e 17 chilometri dal traguardo.
I favoriti: van der Poel a caccia della doppietta Fiandre-Roubaix
Dopo lo spettacolo offerto al Giro delle Fiandre nel giorno di Pasqua, sarà ancora una volta Mathieu van der Poel l’uomo da battere. Il campione del mondo, vincitore dell’Inferno del Nord nella passata stagione, domenica andrà a caccia della doppietta Fiandre-Roubaix, riuscita a pochissimi nella storia del ciclismo. Sulle pietre transalpine, però, sarà più difficile fare la differenza rispetto ai muri fiamminghi e anche la fortuna giocherà un ruolo chiave.
Chi tenterà di scombussolare i piani al corridore olandese? Ci proverà sicuramente la Visma Lease a Bike, che orfana di Wout Van Aert – costretto a saltare sia il Fiandre che la Roubaix a causa della caduta alla Dwaars door Vlaanderen – punterà tutto su Dylan Van Baarle, già vincitore della Parigi-Roubaix nel 2022, Christophe Laporte e Matteo Jorgenson.
In casa Lidl-Trek l’uomo di punta sarà ancora una volta Mads Pedersen, in cerca di riscatto dopo un Fiandre chiuso nelle retrovie. Attenzione anche a Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), che ha caratteristiche che ben si sposano con quelle della classica delle pietre. Asgreen e Lampaert sono invece le punte di una Soudal Quick-Step in cerca di riscatto dopo una primavera molto deludente.
In assenza di Filippo Ganna, l’Italia farà affidamento su Luca Mozzato, reduce dal secondo posto al Giro delle Fiandre, Jonathan Milan, che ha mostrato un buon colpo di pedale nelle ultime uscite, e Gianni Moscon, sempre a suo agio sulle pietre della Roubaix. Proveranno a dire la loro anche Alberto Bettiol, decimo a Oudenaarde, e Davide Ballerini.