Dopo 22 giornate i rapporti di forza della Serie A sono ormai delineati e possiamo tracce una linea di quelli che saranno i confronti dei prossimi e decisivi mesi. Partiamo dalla lotta scudetto, che è ormai appannaggio di sole due squadre, ovvero il Napoli di Antonio Conte e l’Inter di Simone Inzaghi. Al momento gli azzurri hanno 3 punti in più, ma i nerazzurri devono recuperare una partita. Alla fine la spunterà chi avrà più continuità, carattere e qualità e non credo che le coppe faranno la differenza. Del resto, la Juve che ha vinto 9 scudetti di fila, ha partecipato 8 volte alla Champions League e non ha avuto grande scompensi. Chi è più forte, non si perde di certo per 8-10 partite in più distribuite in una stagione, le scuse rimangono al solito ai perdenti.
Atalanta terza incomoda
L’Atalanta al momento è la terza forza, ma proprio nel momento clou, in cui sembrava potesse giocarsela per il titolo, ancora una volta la Dea si è defilata. Non è la prima volta che succede, a conferma che il processo di crescita dei nerazzurri bergamaschi non è di certo in discussione, ma tra piazzarsi e vincere passa una linea sottile, ma che poi tanto sottile non è (cit.). Le attuali prime tre della classe, comunque, sono ormai abbastanza sicure della partecipazione alla prossima Champions League, mentre non lo sono le altre inseguitrici.
Champions League: in cinque per un posto?
E oggi, complici le sconfitte di Lazio e Juventus, sono almeno in cinque a giocarsi uno o due piazze. Si potrebbe andare in Champions anche con il 5° posto, ma questo dipenderà dal ranking e dall’attuale cammino delle squadre italiane nelle competizioni UEFA di questa stagione. Sta di fatto che nessuno può permettersi di fare calcoli, soprattutto i bianconeri, che con questo piazzamento si giocano gran parte del nuovo progetto e della sostenibilità finanziaria del club. Al momento, bianconeri e biancocelesti sembrano in pole, ma la Fiorentina e il Milan risalgono, il Bologna in fondo è lì e poi c’è la Roma che quatta quatta si sta riaffacciando dalle parti delle posizioni che contano.
A rischiare di più, dunque, sono i bianconeri che dopo la prima sconfitta in campionato contro il Napoli devono reagire, poiché il bilancio è deficitario e i tanti pareggi non hanno probabilmente aiutato il processo di crescita. Qualche sconfitta salutare ad inizio stagione, probabilmente avrebbero messo diverse cose a posto, senza illudere l’ambiente con una finta imbattibilità (ogni 3 pareggi è come aver maturato 1 vittoria e 2 sconfitte). Il mercato di riparazione ha portato a Thiago Motta un centravanti indubbiamente utile e due difensori per la panchina, uno dei quali fin qui non è nemmeno stato preso in considerazione (Alberto Costa) continuando a giocare con un centrocampista (McKennie) nel ruolo di terzino. Di solito, pochissime volte nella storia succede che il mercato di riparazione svolti le stagioni e non sembra essere questo il caso.
In coda, invece, sembrano onestamente in grosse difficoltà Monza e Venezia, poi c’è un gruppetto che racchiude almeno altre sei squadre a rischio retrocessione. Si lotterà punto a punto fino all’ultima giornata, o almeno questa è la prospettiva.