Dakar 2023, la 45esima edizione del più famoso dei rally raid, prenderà il via il 31 dicembre, ancora una volta in Arabia Saudita. La penisola arabica sarà teatro di un’estenuante coast-to-coast di due settimane in cui, dopo il trionfo ai mondiali, l’Argentina si candida alla vittoria di un altro straordinario evento sportivo.
Rally Dakar 2023, il percorso
Il percorso del quarto rally Dakar saudita prenderà il via da Sea Camp, sul Mar Rosso, e si concluderà a Dammam, sul Golfo Persico. In mezzo, 14 tappe e 8.549 massacranti km di deserto, che includono 4.706 km di prove speciali.
Ai nastri di partenza 820 avventurosi a bordo di auto, moto, quad, camion e veicoli leggeri, per un totale di 454 equipaggi, di cui 69 impegnati nella modalità Classic. Si comincia con un breve prologo, mentre la competizione vera e propria inizierà a Capodanno, sul primo dei quattro lunghi percorsi ad anello in programma in questa edizione.
Giornata di riposo il 9 gennaio a Riyadh, mentre il 12 e il 13 si svolgerà la tappa marathon, senza assistenza tecnica, divisa in due segmenti da percorrere nell’Empty Quarter, l’area più dura e inospitale del deserto. Gran finale il 15 gennaio, con la tratta Al Hofuf-Dammam.
I favoriti del rally raid
Tante le storie e i protagonisi da tenere d’occhio, a cominciare da Nasser Al-Attiyah, campione in carica della categoria auto. Il qatariota inseguirà il suo quinto titolo, ma dovrà vedersela con avversari del calibro di Carlos Sainz, tre volte vincitore della Dakar (e padre dell’omonimo pilota Ferrari), del 9 volte campione del mondo di rally Sebastian Loeb, arrivato secondo nella scorsa edizione della gara, e di Stephane Peterhansel, che invece l’ha vinta sei volte in moto, prima di passare alle auto e accumulare altri otto trionfi.
E proprio sulle due ruote Sam Sunderland cercherà il bis del 2022, guardandosi le spalle da Toby Price e Matthias Walkner. Ma tra i centauri più quotati per la vittoria finale ci sono anche Kevin Benavides, che alla Dakar ha trionfato nel 2021, e suo fratello Luciano. I due argentini, che corrono rispettivamente per KTM e Husqvarna, sono reduci da un’ottima stagione, e con tutte le carte in regola per regalare alla propria nazione una nuova, grandissima soddisfazione.