È finita 3-3 (mai prima di ieri in Serie A la Juve aveva rimontato una partita da 0-3) la gara del Dall’Ara tra Bologna e Juventus e valida per la penultima giornata del campionato di Serie A. I rossoblu sono arrivati alla gara con l’obiettivo di festeggiare la storica qualificazione alla Champions League e desiderosi di dare un’altra soddisfazione ai propri tifosi. La Juve, invece, dopo la vittoria della Coppa Italia, non aveva sostanzialmente più nulla da dire al campionato.
Come è maturato il 3-3 da Bologna e Juventus
È così che ne è venuta fuori complessivamente una bella partita condita da 6 reti. L’avvio è stato tutto di marca rossoblu, che a parte una timida reazione bianconera al termine della prima frazione di gioco, si sono portati addirittura sul 3-0 grazie alle reti di Calafiori (doppietta per l’obiettivo di mercato di Giuntoli) e Castro. Con il triplo vantaggio, probabilmente la squadra di Thiago Motta ha pensato che la gara fosse terminata, ma evidentemente non era dello stesso avviso la squadra torinese, che dopo l’allontanamento di Massimiliano Allegri è stata guidata dalla bandiera Paolo Montero, coadiuvato da Padoin e Magnanelli.
Le sostituzioni della Juventus con cambio di modulo, grazie anche ai clamorosi errori da parte del Bologna in fase di costruzione, hanno riaperto la partita. Ad approfittare dei clamorosi errori della retroguardia di Thiago Motta sono stati Chiesa e Yildiz, autori del primo e del terzo gol bianconero, mentre in mezzo c’è stata la magistrale punizione di Milik, seppur con una leggera deviazione della barriera.
Motta l’osservato speciale al Dall’Ara
Per il resto, c’è poco da commentare in questa gara di fine stagione, se non per gli sviluppi che potrebbero esserci per alcuni protagonisti. Al termine della partita, Montero ha ribadito che al termine del campionato tornerà in Primavera per lavorare con i giovani, mentre Thiago ha dribblato abilmente le domande sul suo futuro. Il patron del Bologna, Joey Saputo, ha dichiarato che in settimana farà di tutto per trattenere Motta, ma sembra davvero che ormai il suo destino sia segnato. Al triplice fischio finale, il tecnico italo-brasiliano ha abbracciato Montero e i due sono rimasti per un po’ a parlarsi nell’orecchio, proprio per non dare riferimenti a telecamere e orecchie indiscrete.
Dal day after della Coppa Italia è già iniziato un nuovo corso alla Juventus, con Cristiano Giuntoli sempre più protagonista. Vinta la battaglia a distanza con Massimiliano Allegri, che è stato esonerato anzitempo (e ora potrebbe dover ingaggiare una sfida legare con la Juve), il Football Director sta già lavorando al nuovo anno zero della Vecchia Signora, che ripartirà, a meno di clamorose sorprese, proprio da Thiago Motta, mentre per quel che riguarda la rosa, è ancora tutto da definire. Non ci sarà un ampio budget per il mercato e gran parte delle operazioni in entrata dipenderanno dalle uscite, ma Giuntoli è stato preso proprio per questo, ovvero per battere la concorrenza con la forza delle idee.
Juve: il futuro è già oggi
Ovviamente, non sarà semplice e bisognerà lasciare l’ambiente sereno nel nuovo e complicato lavoro. Il prossimo anno potrebbero esserci 60 partite da giocare tra tutte e cinque le competizioni, ragion per cui ogni centesimo andrà speso con oculatezza. Inoltre, bisognerà vendere bene per incassare senza depauperare il parco tecnico attualmente a disposizione. La prossima partita contro il Monza sarà una mera formalità, insomma: un po’ tutti sono impazienti di finire questo campionato per poi vivere un’estate degli immancabili sogni di mercato.