Il Team Europe è al momento senza un capitano che lo guidi nella Ryder Cup 2023, dopo la rimozione dall’incarico di Henrik Stenson. Una decisione presa a seguito dell’adesione del campione svedese alla LIV Golf, la “superlega” araba che sta creando enormi problemi al PGA Tour e allo European Tour, assicurandosi le prestazioni di alcuni dei giocatori più rappresentativi dei principali circuiti internazionali grazie a offerte economicamente irrinunciabili.
Ryder Cup 2023, Stenson sollevato dall’incarico
Il comunicato ufficiale della Ryder Cup Europe è arrivato lo scorso mercoledì. Non vi si fa nessun cenno alla LIV, ma si limita a indicare non meglio definite “circostanze personali” come origine della decisione di privare Stenson del ruolo affidatogli solo quattro mesi fa. Nessuna indicazione neanche sul suo possibile sostituto, che verrà indicato “a tempo debito”.
In un lungo messaggio sui social, l’ex capitano ha replicato rivendicando la sua scelta di unirsi alla lega araba per “far crescere lo sport e usarlo come forza per qualcosa di buono”, aggiungendo di non condividere la decisione di sollevarlo dall’incarico ma di aver deciso di accettarla.
Intanto Zack Johnson, capitato del Team USA, si è affrettato a dichiarare che nessun giocatore attivo nella LIV Golf sarà considerato ammissibile nella sua squadra.
Chi guiderà il Team Europe?
Non si ha quindi alcuna indicazione su chi capitanerà il Team Europe nella prossima Ryder Cup, il torneo che ogni due anni mette di fronte una selezione di golfisti europea e una statunitense.
L’edizione 2023 è in programma a settembre al “Marco Simone Golf ad Country Club” di Roma. E proprio un italiano potrebbe essere il nuovo leader della rappresentanza del Vecchio Continente. A maggio, infatti, il torinese Edoardo Molinari, membro della squadra che ha trionfato nella Ryder Cup 2010, era stato nominato vicecapitano del Team Europe.
Il nome più probabile per la successione a Stenson è però quello dell’altro vicecapitano, Thomas Bjorn, già guida del Team Europe nella vittoriosa edizione 2018.