Che non sarebbe stata una serata facile per il Napoli di Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis si era già compreso dal tardo pomeriggio di ieri. Prima della gara casalinga contro il Milan, infatti, si era registrata una contestazione da parte di una frangia del tifo partenopeo contro il proprio patron. Le motivazioni della protesta sono da ricercare nel caro prezzi del Maradona, nell’obbligo di possedere la tessera del tifoso per poter acquistare i biglietti e nei divieti ad introdurre nell’impianto bandiere e altri strumenti ritenuti indispensabili per il tifo.
La contestazione è proseguita per tutta la gara contro il ‘Diavolo’, con alcuni minuti di grande tensione soprattutto all’inizio del match. Mentre una parte della curva del Napoli intonava cori contro De Laurentiis, infatti, un’altra parte fischiava i contestatori, avviando una zuffa che tramite i social network ha fatto il giro del mondo. Botte da orbi tra stessi tifosi del Napoli, non proprio un bello spot per il calcio italiano e soprattutto per il club che si avvia a vincere lo scudetto 2022-2023.
Salvo il record di 102 punti della Juventus
Sì, perché parlando di calcio, quello della notte scorsa è stato solo uno scivolone per il Napoli, che non cambia nulla sulla strada per lo scudetto. Il Milan ha letteralmente surclassato i partenopei con un 4-0 che non ammette repliche, ma una gara storta può capitare a tutti. L’effetto immediato di quel KO è che gli azzurri non potranno più superare il record di 102 punti della Juventus di Antonio Conte, ma il tricolore non sembra essere affatto in dubbio. Il vantaggio del Napoli sulla più diretta inseguitrice è di 16 punti, uno scarto considerevole e che non può essere colmato a meno di un crollo verticale dei campani, che al momento non è all’orizzonte.
Le cose potrebbero cambiare leggermente se il prossimo 19 aprile Il Collegio di Garanzia presso il Coni restituisse alla Juventus i 15 punti (sarebbero virtualmente a -12), ma bisognerà vedere quale sarà il cammino della Vecchia Signora nelle prossime e fitte settimane. Qualcuno sostiene che senza la penalizzazione a campionato in corso, la prima nella storia del calcio, i bianconeri forse non sarebbero incappati in alcuni scivoloni. Con i se e con i ma, lo sappiamo bene, non si va da nessuna parte.
Il nervosismo di Spalletti tra scudetto e Champions
Quello che sarà il destino del campionato lo scopriremo già dal prossimo turno, quando ci dovrà inevitabilmente essere la reazione del Napoli. In casa del rispettabile ma comunque modesto Lecce, Spalletti e i suoi hanno la possibilità di dimostrare che il nervosismo del match contro il Milan è stato solo dettato dal momento. Lo stesso tecnico partenopeo non è parso serenissimo nell’intervallo, ripreso dalle telecamere delle pay TV a battibeccare con Paolo Maldini. L’osservazione del dirigente rossonero non fa una grinza: “hai vinto il campionato”, dovrebbe esserci maggiore serenità da parte sua…
Quanto al Milan, cui vanno tanti complimenti per la prova di carattere e di qualità coincisa tra l’altro con il ritorno al vecchio modulo, tutto va commisurato. Al momento non ha alcun senso dire che questa sfida potrebbe essere un buon viatico per il doppio scontro di Champions League. Quelle saranno due partite che rappresenteranno una storia a sé stante. Molto dipenderà come ci arriveranno le due squadre, con quali giocatori a disposizione e in che stato di forma psico-fisica. Saranno 180 minuti da dentro o fuori e al momento è assai difficile dire se i rossoneri abbiano colmato il gap accumulato nel corso di questa stagione con i partenopei. Il Napoli, che ha qualcosa come 20 punti in più del Milan, parte indubbiamente da una situazione di vantaggio, anche perché potrà eventualmente gestire le rotazioni, al contrario del club meneghino che la qualificazione alla prossima Champions League se la deve guadagnare sul campo e non è nelle condizioni di fare tanti calcoli.
Di sicuro, a livello internazionale, la storia del Napoli non è minimamente paragonabile a quella del Milan, ma non è con la bacheca che si vincono i nuovi trofei. Insomma, inutile al momento fare previsioni, ma se c’è una cosa di cui Pioli e i suoi possono far tesoro dopo ieri sera è che la squadra di Spalletti è umana e battibile. Fin qui, l’amalgama trovato dal tecnico dei partenopei ha fatto “overperformare” i giocatori che meritatamente vinceranno lo scudetto, ma non è detto – oggi – che siano in grado di aprire un ciclo.