Il campionato di Serie A si ferma per lasciare spazio alle nazionali ed inevitabile fere il punto della situazione a 11 turni dal termine. Il Napoli di Luciano Spalletti ha ormai lo scudetto in tasca da settimane, bisogna solamente capire quando lo festeggerà matematicamente. Con 71 punti i partenopei hanno un margine molto ampio sulle inseguitrici (addirittura 19 punti sulla Lazio attualmente seconda), tale da poter concentrare le migliori energie fisiche e mentali sulla Champions League, visto che il sorteggio di Nyon è stato benevolo con i campani e le italiane in generale. Con le 4 avversarie più insidiose dall’altra parte del tabellone, per i campani c’è davvero la possibilità di raggiungere un traguardo leggendario, un double campionato e Champions League che nemmeno nei sogni più reconditi dei supporters partenopei.
Lazio: il segreto è la difesa
Alle spalle dei campani c’è l’ex Maurizio Sarri, dicevamo, la cui Lazio ha finalmente trovato quella continuità di rendimento che non aveva mai avuto prima. Curiosamente, i biancocelesti hanno inanellato questa serie positiva grazie all’equilibrio e alla difesa (la seconda del campionato con sole 19 reti subite), non proprio il credo di Sarri. La gara contro il Napoli, giocata e vinta in difesa e contropiede, è stata l’emblema della maturazione da parte dei capitolini, che assieme alla Juventus sono in questo momento la squadra più informa tra quelle che lottano per un posto in Champions League.
La Juve B batte l’Inter di Inzaghi
A proposito dei bianconeri, hanno suggellato un momento molto positivo con una vittoria importantissima e stra-meritata nel derby d’Italia contro l’Inter. I bianconeri di Max Allegri hanno perso (immeritatamente) solo contro la Roma negli ultimi tempi e senza la penalizzazione di 15 punti sarebbero secondi a -15 dal Napoli. Aprile sarà un mese molto caldo per la Vecchia Signora, perché si giocherà tutto sul campo tra campionato, Coppa Italia ed Europa League, ma il 19 è anche atteso il verdetto del Collegio di Garanzia presso il Coni, che potrebbe restituire il maltolto e ridisegnare la classifica. Anche senza quei 15 punti, comunque, la Juve è in corsa per la Champions, a -7 dal Milan attualmente 4°.
Sì, perché quelle là davanti, esattamente come l’anno scorso, giocano un po’ a “ciapa no”. L’Inter di Simone Inzaghi che, ricordiamolo, ha perso contro una Juve B priva di tanti elementi (Di Maria, Chiesa, Bonucci, Alex Sandro, Pogba, Miretti e Milik), è incappata in 3 sconfitte negli ultimi 4 turni, 9 totali in campionato, praticamente una sconfitta ogni tre partite. Insomma, si può provare a gettarla in caciara con gli episodi arbitrali, ma il cammino della società milanese è tutt’altro che encomiabile e ad oggi si trova a -21 dal Napoli.
Milan: finito l’effetto “nuovo modulo”?
Non se la passa meglio il Milan, che sembrava essersi riassestato con il cambio di modulo, ma Stefano Pioli è finito nuovamente sulla graticola dopo aver collezionato un solo punto nelle ultime 3 giornate pareggiando con la Salernitana e perdendo contro Fiorentina e Udinese. I rossoneri sono a -23 dalla vetta e non è un caso che Paolo Maldini pare si stia muovendo per una nuova guida tecnica. Il ciclo di Pioli sembra essere finito dopo un solo titolo e tra i nomi che circolano insistentemente in queste ore ci sono quelli di Antonio Conte (sulla via dell’esonero da parte del Tottenham) e Luis Enrique.
Roma in un vortice di tensione
È entrata in un circolo vizioso di nervosismo, invece, la Roma di José Mourinho, che è reduce da 4 KO negli ultimi 4 turni. Nelle ultime settimane i giallorossi hanno perso letteralmente la trebisonda e il derby, con il suo rissoso epilogo finale, è stato semplicemente l’ultimo atto di un processo di discesa negli inferi. Addirittura, il quotidiano La Repubblica oggi parla di fastidio nel mondo arbitrale, ma anche tra le avversarie dei capitolini per il clima nel quale si è costretti a giocare all’Olimpico. Si parla di gare “inarbitrabili” secondo gli ufficiali di gara, mentre pare che nel tunnel sia prassi impedire alle squadre ospiti di avvicinarsi ai fischietti – scrive ancora la testata – in modo tale che la pressione su chi dirige l’incontro avvenga solo da una parte. Escamotage che però non stanno portando punti né serenità all’ambiente giallorosso, tanto che ne potrebbe approfittare l’Atalanta (45), che è tornata alla vittoria e sembra essersi messa alle spalle il periodo più critico.