E’ ora di spingere sui pedali. A nove giornate dalla fine – anzi, a una + otto, visto che in mezzo ci saranno i play off per il mondiale – è tempo di far partire la volata. Mai come quest’anno, in serie A è tutto da decidere: tanta concorrenza per lo scudetto, per le coppe europee e per la retrocessione. Allora proviamo a fare il punto, sul momento di forza delle pretendenti, attraverso il giudizio dei giocatori decisivi nell’ultima di campionato. Squadra per squadra, in ordine di classifica.
KALULU 7
L’eroe che non ti aspetti. Il Milan lo ha preso come terzino di scorta, ma lui si è spostato al centro per dimostrarsi forte e affidabile, e poi ha spesso viaggiato in avanti per cercare avventure in avanti con cui cercare gloria e sbloccare partite ingarbugliate.
TURISTA
SANCHEZ 7
Si sta specializzando nel riempire i vuoti lasciati da Lautaro. Entra e mette le toppe, quando gli si lascia il tempo. Dopo l’ingenuità da rosso a Liverpool, si ricandida per fare da alternativa al toro in versione mansueta
SCALPITANTE
OSIMHEN 8
Toglie la maschera al Napoli mantenendo ben allacciata la sua. Con cui non ha paura di saltare di testa, e si nasconde bene in area di rigore per regalare il bis. Sono due gol per urlare a tutti che il Napoli c’è. In più allena le braccia per chiedere palla in continuazione
SMANIOSO
DI LORENZO 7
Se Re Victor infila tutto in cascina, oltre che in rete, chi trasporta il fieno in area è Di Lorenzo, instancabile e scoppiettante, per tutta la partita. Compreso l’assist del 2-0. Il caro prezzi della benzina non lo coinvolge: il suo serbatoio è sempre pieno
BENZINAIO
SZCZESNY 7
Terzo rigore parato: exploit da guinnes, ma anche segno di grande continuità. La Juve può permettersi di risparmiare in attacco, ottimizzando in difesa. E lui neutralizza a due mandate Candreva: prima smorzando la conclusione da lontano e poi ripetendosi da 11 metri.
CHIAVISTELLO
MORATA 7,5
Anche senza Vlahovic, scansa il ruolo di centravanti che non ama. E seppure i conti dicono che segni due gol, la sua opera primaria riguarda la cucitura del gioco offensivo. Si traveste da play alto: bello, tecnico, essenziale
ESTETICO
DE LIGT 7
Ha smesso di barcollare tra esuberanza e ingenuità. Adesso è solo bravo. Sempre. E quando gli avversari provano a intensificare gli attacchi, Matthijs si impadronisce dell’area di rigore. Respingendo, contrastando. Soprattutto svettando
PREVARICANTE
IMMOBILE 7
Il gol da superbomber è quello realizzato con un colpo da biliardo e una spalla in fuorigioco. Il Var gli cancella quel sorpasso a Piola ma un rigore glielo restituisce. 144 gol con la Lazio e sesta stagione sopra i 20. Entra nella storia. Con l’obiettivo, a breve, di entrare nel mondiale
CASTIGATORE
Lorenzo PELLEGRINI 6,5
La rabbia con cui esulta trasformando il rigore a tempo scaduto a Udine, è il simbolo di una squadra che stenta nel gioco ma non molla mai. Poca manovra ma tante individualità che possono risolvere. E il capitano cerca soluzioni anche quando non piazza la palla sul dischetto
TENACE
DEMIRAL 6,5
Se l’Atalanta giocasse sempre in trasferta, volerebbe in Champions. In casa stenta perché ha perso Duvan-il- Totem, e gli artisti che si esaltano intorno a lui. Tanto che Demiral, guardiano di una porta sempre più sicura, troppo spesso deve improvvisarsi centravanti
TRASFORMISTA
TORREIRA 7,5
Mette il piede in tutte le azioni di tutte le partite, il piccolo grande regista. Ma nel derby col Bologna esagera e fa pure tutto il resto: provoca il secondo giallo di Bonifazi, colpisce un palo interno da fuori area, e alla fine decide la partita entrando in spaccata, simil numero 9, nell’area piccola
ACCENTRATORE
TRAORÉ 7
Non ha partecipato alle Olimpiadi, ma nello slalom resta da podio. E utilizza gli avversari – che siano quelli della Fiorentina come due settimane fa, o i più recenti della Salernitana – come paletti per la discesa a rete. Astro nascente
SPECIALISTA
SCAMACCA 7
Segna gol da centravanti alla Bobo; propone esuberanza alla Zlatan; agganci aerei alla Milinkovic Savic. Piano piano mette nel repertorio quanto di meglio ha imparato dagli altri e infila tutto nel personale curriculum. Alla ricerca di un contratto azzurro
ZELIG
BREMER 7,5
Alla sua collezione aggiunge le figurine di Lautaro e Dzeko, incollate all’album dopo averli trattate con la scolorina. Come aveva fatto con Vlahovic, Osimhen e Immobile. Anticipi e chiusure. A cui stavolta aggiunge un gol. Per gradire
STATUARIO
MANDRAGORA 7
Regista moderno, che illumina ma picchia pure, quando serve. Infila nella partita fisico e personalità. Talmente importante per Juric, da spingere Pobega più avanti, a guastare sulla trequarti. E col suo sinistro educato, Mandra può cercare il gol da fuori
AUTOREVOLE
MOLINA 7,5
Col sesto centro in stagione diventa il difensore con più gol dei 5 top campionati europei. E lo fa a giro col piede teoricamente sbagliato. Solo teoricamente pero’. Perché alle gambe da quattrocentista, l’argentino aggiunge una tecnica sudamericana
ARTISTA
ERLIC 7
Solidità difensiva – quella che divide col compagno di reparto Nikolau – più l’energia per cercare il gol su angolo. Lo segna di piede invece che nello stacco, stavolta, ma premiata è la generosità. Oltre al solito lavoro in marcatura su Joao Pedro e Pavoletti
CARICO
OSTIGARD 6,5
Ostinato e applicato. Come il Genoa stile teutonico: contro i rossoblù – pressing a tutto campo e spazi strappati agli avversari – non vince nessuno. 7 pareggi su 7, da quando l’allenatore è Blessin. Grinta e applausi, che anche Osti si merita. Ma senza il colpo di reni, la media resta da B
ASFISSIANTE