Simone Biles non gareggerà domani alle Olimpiadi di Tokyo. Una tra le più forti ginnaste al mondo, vincitrice di cinque titoli mondiali e quattro ori a Rio 2016, Biles, dopo essersi ritirata dalla finale della prova All Around a squadre, non prenderà parte neanche a quella individuale. Una vicenda clamorosa, che ha sconvolto il mondo della ginnastica artistica e mette ancora una volta al centro dell’attenzione il benessere psicologico degli atleti, a due mesi dal controverso ritiro dal Roland Garros di Naomi Osaka.
Simone Biles e i suoi demoni
Ieri la statunitense aveva regolarmente iniziato la prova a squadre, esibendosi nel volteggio con una prova non impeccabile. I sospetti che qualcosa non andasse sono stati confermati quando nella seconda rotazione, alle parallele asimmetriche, la Biles è stata sostituita. Rimasta a bordo pedana con una vistosa fasciatura al piede, ha sostenuto le sue compagne, che hanno conquistato l’argento.
Un comunicato della federazione USA ha accennato a un problema medico da monitorare, ma è stata la stessa atleta, nella conferenza stampa dopo la gara, a parlare della necessità di concentrarsi sulla sua salute mentale. “Non volevo che la squadra rischiasse la medaglia per una mia cavolata” ha dichiarato ai giornalisti. Soffermandosi poi sulla crisi di fiducia in sé stessa che sta attraversando e sui demoni che deve affrontare ogni volta che scende in pedana.
Olimpiadi ginnastica, da domenica le finali di specialità
Parole di grande onestà e spontaneità, che fanno eco a quanto scritto dopo la semifinale dalla stessa Biles in un post su Instagram, in cui aveva confessato di sentire addosso il peso del mondo. E dopo le quali è sembrato inevitabile il ritiro anche dalla finale individuale, annunciato in giornata dal Team USA.
La squadra ha dichiarato che l’atleta, che sarà sostituita da Jade Carey, si concentrerà sulla sua salute mentale, valutando giorno per giorno la possibilità di partecipare alle finali di specialità. Il team ha ribadito il suo supporto alla decisione di Biles e l’ammirazione per il coraggio da lei dimostrato nel mettere al primo posto il proprio benessere.
L’atleta statunitense avrà ora quattro giorni per decidere il futuro di questa sua avventura olimpica. Domenica infatti prenderanno il via le finali individuali di volteggio e parallele asimmetriche, seguite lunedì dal corpo libero e martedì dall’asse d’equilibrio.