Con un vero e proprio blitz di mercato, il West Ham ha soffiato Jean Claire Todibo da sotto il naso alla Juventus. I bianconeri avevano da tempo un accordo con il calciatore, che aveva rinunciato già ad altre proposte per mantenere la parola data alla Vecchia Signora. Cristiano Giuntoli, però, non ha mai affondato il colpo con il Nizza, che chiedeva almeno 35 milioni sicuri, con formula da discutere. La discussione della stessa, però, si è protratta troppo a lungo, soprattutto sulla parte del diritto di riscatto che sarebbe dovuto diventare per i francesi obbligo a condizioni molto semplici da raggiungere.
Chi di beffa ferisce…
Così come succede spesso nel calciomercato, il terzo incomodo può manifestarsi più incisivo e chiudere la questione in pochi minuti. È successo appunto con Todibo, ma la stessa cosa è accaduta con Cabal: l’Inter aveva l’intesa col difensore colombiano, ma la trattativa per il cartellino si è protratta a lungo e così Giuntoli ha beffato Beppe Marotta nel giro di poche ore con una proposta migliore. Bisogna starci, ma l’importante è avere sempre un piano alternativo.
Sappiamo bene, intanto, che il mercato in entrata della Juve è stato ed è tuttora rallentato dalle cessioni, poiché tra giocatori a disposizione di Motta, i cosiddetti “epurati” e gli infortunati, i tesserati della prima squadra bianconera sono al momento troppi. Basti pensare, per esempio, che il pacchetto arretrato è composto da Bremer, Gatti, Cabal, Rugani, Djalo, Danilo, DeSciglio, Savona, Cambiaso, Rouhi. Al netto delle indiscrezioni circolate in questi giorni, al momento in uscita imminente non c’è nessuno ed è inevitabile che qualcuno alla fine possa essere reintegrato. Parlando dei centrali, per esempio, uno tra Djalo e Rugani potrebbe essere confermato, rendendo dunque superfluo cercare ancora un elemento in quel ruolo.
Le priorità del mercato Juventus sono altre…
Le promozioni ufficiali in prima squadra di Savona e Rouhi, inoltre, confermano che in ambito terzini non ci saranno altri innesti in quei ruoli. Insomma, il reparto difensivo non dovrebbe essere stravolto, anche se effettivamente dovesse arrivare un centrale mancino, o comunque abile a giocare sul centrosinistra, Cabal potrebbe essere dirottato stabilmente a sinistra. Un puzzle i cui incastri però capiremo più in là. Se non si è affondato su Todibo, l’impressione è che non fosse la priorità. Seppur, ribadiamo, la rosa abbia elementi in esubero, Motta continua a chiedere un trequartista con le caratteristiche di Koopmeiners (che nel frattempo ha inviato il certificato medico all’Atalanta per essere esente dagli allenamenti) e almeno un esterno di centrocampo.
Al momento, Kostic è ufficialmente infortunato e comunque non sembra così desideroso di andare via, mentre Chiesa è ritenuto fuori dal progetto, nonostante negli ultimi giorni sia apparso nuovamente in foto e video ufficiali della Juventus. Nico Gonzalez della Fiorentina è al momento il nome più caldo, anche se i viola prima di cedere l’argentino attendono di chiudere con il Genoa per Gudmundsson. E poi c’è sempre la questione attaccante: Milik è tra i cedibili, ma il polacco vuole restare a tutti i costi e giocarsi le sue chance. Due punte di ruolo bastano a Motta, che ha parlato di una rosa che al 30 agosto sarà composta da 23 giocatori circa? La coperta al solito è corta: se la tiri da una parte, ti scopri da un’altra e devi tappare con i giovani, in piena linea con il diktat del proprietario John Elkann.