AGGIORNAMENTO – Marcia indietro da parte di Igor Tudor. Il tecnico croato rimarrà sulla panchina della Juventus anche al Mondiale per club. Dopo la gara vinta col Venezia, l’allenatore bianconero aveva smentito le parole del direttore Cristiano Giuntoli, affermando che la decisione sul suo futuro sarebbe stata presa prima e non dopo il Mondiale per Club. Stamane, il suo agente Anthony Seric ha dichiarato a Sky Sport che la situazione è rientrata: anche se non ha alcuna certezza di conferma (Antonio Conte rimane il preferito della Juve per la stagione 2025-2026), Tudor partirà per gli USA con la squadra.
Venezia-Juventus 2-3
Missione compiuta per la Juventus: i bianconeri battendo il Venezia al Penzo per 2-3 si assicurano il 4° posto e la conseguente qualificazione alla prossima Champions League. L’obiettivo minimo, una magra consolazione al termine di una stagione avara di soddisfazioni per il popolo bianconero dopo le figure barbine in Champions League, Coppa Italia e la sconfitta in Supercoppa Italiana. C’è onestamente poco da commentare in merito alla 38a gara del campionato della Signora, che è stata in linea con tutta la stagione.
Yildiz faro nel buio Juve
Vantaggio fulmineo del Venezia, poi ribaltone della Juve, pari della squadra di Eusebio Di Francesco e infine vittoria di rigore da parte dei bianconeri. Una girandola di emozioni e di palpitazioni cui i supporters del club torinese avrebbero tranquillamente fatto a meno. Una serie di errori e orrori, soprattutto difensivi, cancellati per fortuna dalle giocate di Yildiz e degli altri pochi elementi in grado di incidere presenti in questa rosa. Tanti complimenti a Igor Tudor, meno a chi ha costruito questa rosa, che ha saputo rivitalizzare una squadra che quando è arrivato si trovava in un buco nero.
Il tecnico croato ha trovato a Torino le macerie e a parte da la trasferta del Tardini, in cui la squadra ha completamente “cannato” l’approccio, lo spirito della Juve è cambiato radicalmente. Alcune cose non si potevano correggere, l’ho detto subito al cambio di guida tecnica, poiché erano legate a questioni strutturali o a situazioni tattiche consolidate nel tempo e che richiedono più di poche settimane per essere sistemate. Igor Tudor va però ringraziato per aver dato tanto a questo gruppo, tutto quello che poteva dare, migliorando anche la media punti.
Tudor se ne va, ma non sarà il solo
Al termine della gara del Penzo, l’ex calciatore bianconero ha messo subito le cose in chiaro smentendo tra l’altro quanto detto dal direttore Cristiano Giuntoli prima della partita. Il dirigente aveva ribadito che la questione allenatore sarebbe stata discussa dopo il Mondiale per Club; Igor ha chiarito che invece si deciderà tutto prima e che non ha alcuna intenzione di andare negli USA con la squadra senza la certezza di essere confermato anche per la stagione 2025-2026.
Insomma, i prossimi saranno giorni caldissimi per la Juventus, per tanti aspetti. Si dovrà capire quali giocatori saranno a disposizione per il Mondiale per club tra giocatori in scadenza prestito e altri rientranti dai rispettivi prestiti. Si capirà chi sarà l’allenatore, perché al netto della trattativa per riportare Antonio Conte, c’è il forte rischio di ritrovarsi con Brambilla, tecnico della NextGen, o chicchessia, al posto di Tudor. E saranno giorni caldissimi anche per la dirigenza, poiché John Elkann ha tirato fuori il suo spadone fiammeggiante ed è determinato a prendere tutte le decisioni necessarie per provare a far rinascere la Juventus. Anche a costo di chiudere anticipatamente contratti lunghi e onerosi come quelli del ds Cristiano Giuntoli.