Alla fine l’avventura degli italiani allo US Open si ferma ai quarti di finale. Dopo la sconfitta di Berrettini da parte di Ruud, nella notte anche Jannik Sinner si è dovuto arrendere a Carlos Alcaraz al termine di una durissima maratona in 5 set.
US Open, Sinner si ferma ai quarti
Dopo due sconfitte consecutive per mano dell’azzurro, lo spagnolo ha saputo riportare in parità lo score e prendersi la rivincita quando più contava. Ma sono state necessarie più di cinque ore per scoprire chi dei due ragazzi prodigio del tennis avrebbe raggiunto la sua prima semifinale in uno Slam.
Una sfida epica che ha visto l’azzurro mantenere la concentrazione dopo aver perso il primo set, per poi rimontare aggiudicandosi al tie-break il secondo e il terzo. Il momento che cambia la partita arriva però nel quarto, con Sinner che sul 5-4 spreca un match point, consentendo ad Alcaraz di invertire l’andamento e strappare la vittoria nel quinto periodo.
Finisce 3-6 7-6 7-6 5-7 3-6, dopo cinque ore e diciotto minuti. Si tratta del secondo match più lungo nella storia dello US Open, nonché quello finito più tardi, avendo tenuto gli spettatori incollati ai seggiolini di Flushing Meadows fino alle 2:50 del mattino.
Le semifinali: Alcaraz-Tiafoe e Khachanov-Ruud
Inevitabile la delusione per il ventunenne altoatesino, che ha ammesso dopo il match che questa sconfitta “farà male per un bel po’”, ma che può guardare con orgoglio a quanto di ottimo fatto vedere nel corso di una sfida che resterà negli annali del torneo newyorkese.
Comprensibilmente entusiasta invece il diciannovenne di Murcia, che raggiunge un altro prestigioso traguardo nella stagione della sua esplosione. “Non so come ci sono riuscito! Jannik è un gran giocatore, lo avete visto tutti, è stato incredibile” ha dichiarato a caldo dopo la vittoria, prima di ringraziare il pubblico che ha sostenuto i due atleti per tutto il lunghissimo match.
Alcaraz dovrà ora affrontare Tiafoe, che ha battuto Rublev. Nell’altra semifinale Ruud se la vedrà con Khachanov, vincitore del quarto contro Kyrgios.