Tredici tennisti italiani sono scesi in campo nella prima settimana di Wimbledon, ma solo due continueranno la loro avventura dopo la giornata di riposo di oggi. Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego hanno conquistato l’accesso agli ottavi di finale dello Slam sull’erba, mentre il resto della spedizione azzurra, tra buone prove e delusioni, ha dovuto salutare Londra.
Berrettini e Sonego agli ottavi di Wimbledon
Berrettini ha confermato l’ottima forma esibita al Queen’s Club, superando senza troppe difficoltà Guido Pella, Van de Zandschulp e Bedene per raggiungere i suoi secondi ottavi consecutivi a Wimbledon. Il suo prossimo avversario sarà il bielorusso Ivaska, sulla carta abbordabile, ma capace di performance sorprendenti.
Non era invece mai arrivato così avanti nel torneo Sonego, che ha vinto in tre set contro Duckworth e domani affronterà Roger Federer. Lo svizzero non ha finora mostrato cedimenti fisici, ma la tenuta della sua condizione andando avanti resta un’incognita. L’esito del match contro l’azzurro è meno scontato di quanto potrebbe sembrare.
Era dal 1955 che due italiani non arrivavano tra i migliori 16 a Wimbledon, e avrebbero potuto essere tre. Fabio Fognini si è reso infatti protagonista di un bell’incontro al terzo turno contro Rublev, vincendo anche un set prima di arrendersi al n. 7 del ranking.
Wimbledon 2021, gli italiani già fuori
Buoni risultati anche per Andreas Seppi e Gianluca Mager, arrivati al secondo turno. Stefano Travaglia, Marco Cecchinato, Salvatore Caruso e, nel torneo femminile, Jasmine Paolini e Martina Trevisan si sono invece fermati al primo.
Delusioni per Camila Giorgi, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. L’italiana, dopo la buona run a Eastbourne e una facile vittoria con Teichmann, si è spenta nel set decisivo contro una Muchova non al meglio. Sconfitte al primo turno contro Fucsovics e Hurkacz per Sinner e Musetti, che nonostante le potenzialità si sono rivelati ancora acerbi sull’erba.
E le cattive prestazioni sulla superficie hanno probabilmente pesato sulla decisione del n. 23 del ranking di rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo. Un ritiro tardivo che è costato la partecipazione ai Giochi proprio a Musetti. A questo punto non è infatti più possibile una sostituzione nella rappresentanza italiana, che volerà in Giappone con tre soli componenti.